mercoledì 25 maggio 2016

Nietzsche e il nazismo


Il superuomo(Übermensch)è colui che è in grado di affermare la volontà della propria esistenza fino alla trasformazione del mondo in cui vive, dando un valore potenziale e vitale proprio alle cose terrene, secondo un agire autonomo che va oltre il bene o il male nella creazione di nuovi valori.
Non più "tu devi" ma "io voglio". In tal modo, egli diventa un "oltreuomo" che si oppone a una rigida umanità contaminata dalla falsa morale , dalla massificazione relativa all'omologazione culturale o dal dominio strumentale della scienza e della tecnica come quello del positivismo. Solo in questo modo, il superuomo diviene il solo dominatore della vita e salvatore del mondo come artefice di una nuova umanità capace di superare il grigio e suicida nichilismo dei mediocri, attraverso un rinnovamento culturale in grado di evitare la stagnazione o l’estinzione della specie umana a causa della "morte di Dio" e dell’annientamento di tutti i valori. Di conseguenza, il superamento del nichilismo avviene attraverso la volontaria accettazione dionisiaca di un mondo senza  Dio  e senza moralismo che diventa sensato solo se viene amato fino in fondo proprio con l’amor fati. Tutto questo richiede un notevole sforzo di volontà che solo la volontà di potenza (wille zur macht) può dare. Tale volontà non è volontà di dominio ma libera espressione della propria natura umana che finalmente diviene capace di esprimersi in modo vitale e creativo perché mira a farti diventare ciò che sei ed a esprimere ciò che senti, all'interno di una dimensione amorale della vita. La volontà di potenza ripudia la morale oggettiva del mondo perché,al contrario, trova il mondo nei propri valori .Quando il superuomo realizza la propria volontà di potenza, può finalmente cantare:  «E’ in questa fertile terra che voglio coltivare i miei fiori!» Ai mediocri non rimane altro da fare che godere della bellezza di questo giardino e dei suoi frutti. Senza il superuomo tutto sarebbe rimasto arido,terribilmente desertico e buio.
Il superuomo si eleva dai mediocri non per umiliarli e nemmeno per dominarli ma solo per poter imporre la propria personalità e la propria volontà come un artista in grado di dare l’esempio di una vita fondata nei valori terreni liberamente vissuti . I mediocri sono solo sub-uomini,uomini-bestia quasi delle “scimmie” e non potranno mai liberarsi dalla morale del gregge: fa parte della loro stessa indole quello di essere incapaci di creare o di pensare in modo autonomo e originale. Il loro destino è scolpito da quella mediocrità mentale legata proprio alla loro tipica iniquità. Questi inetti individui meno dotati hanno trovato riparo nel cristianesimo (che diviene la "morale degli schiavi" ) e nel socialismo per nascondersi e per indebolire il cammino trionfatore degli eletti fino ad annientare la volontà di potenza. “La maggioranza degli uomini non ha diritto all'esistenza, ma costituisce una disgrazia per gli uomini superiori.”(Nietzsche) In questo senso, il filosofo tedesco diventa profondamente contrario alla tradizione giudaico-cristiana che ha giustificato i deboli a discapito dei forti e finisce per sfiorare il nazismo ma ripeto: solo sfiorare e non raggiungere perché il filosofo tedesco si oppone radicalmente al razzismo,all'antisemitismo,al nazionalismo e al militarismo prussiano oltre che alla cruda violenza. Per questo e sicuramente per altri motivi, Nietzsche non è nazista!

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