mercoledì 19 febbraio 2014

Contro la ricerca scientifica sugli embrioni umani.


   In alcune nazioni è stato dato il via libera alla ricerca sulle cellule staminali prelevate da embrioni umani senza tener conto delle gravi conseguenze psicologiche e sociali che può provocare un’azione del genere. La manipolazione distruttiva degli embrioni è un atto assai grave se si pensa che un embrione all'ottava settimana dal concepimento incomincia ad assumere caratteristiche sensibilmente umane fino a diventare simile a un feto. In quel miracolo biologico dell’embrione sviluppato, dove possiamo senz'altro osservare la forma genuina anche se prematura di una piccola creatura vivente, noi andremo a prelevare i vari "componenti d’uso" per il commercio selvaggio. Provate a pensare ai prossimi laboratori di ricerca in cui milioni di esseri umani allo stato embrionale verranno sterminati e sfruttati come "pezzi di ricambio". Pensate anche alle future generazioni che cresceranno con la mentalità egoistica e psicotica di poter distruggere liberamente il concepimento per usarlo a proprio vantaggio o, come se fosse un giocattolo, per per i "propri esperimenti" nella piena libertà di poter decidere a priori chi deve vivere e chi deve morire. Nella nostra epoca utilitarista e materialista crediamo che il bene sia l’appagamento totale dei nostri desideri o progetti da avere a tutti i costi senza tener conto minimamente dell’altro o dell’umano. Abbiamo acquisito il diritto di poter usare e consumare tutto quello che ci fa comodo senza risparmiare nemmeno la vita. Non ci rendiamo conto che abbiamo annientato e dissacrato il valore dell’uomo a favore di una cultura pseudoscientifica della morte, diretta alla manipolazione assoluta e strumentale della natura perché non si distingue più il biologico dal tecnologico,il sacro dall'oggetto. Vale a dire che ciò che è biologico è anche tecnologico e ciò che è sacro è pure oggetto. Tutto è materia da laboratorio nella nostra terribile società tecnocratica. L’umanità è diventata una macchina funzionale che ha assorbito completamente e in modo capillare la dimensione umana nei propri cechi e folli ingranaggi post-umani. Tutto viene amministrato in questo macchinario senz'anima in cui l’uomo è ridotta a un automa che deve funzionare a tutti i costi e nel migliore dei modi, anche a costo di morire immediatamente per diventare un farmaco. Abbiamo costruito piano piano, con la commistione di economicismo e scientismo provocati a sua volta dal positivismo radicale, una struttura sociale terribilmente funzionale e macchinosa che spezza le radici cristiane e umanitarie della vera civiltà scientifica, per favorire invece un mercato senza limiti etici e un uomo senza alcuna spiritualità. Non ci dobbiamo meravigliare se il potere agisce senza alcun vero confronto popolare , parlamentare o cattolico perché tanto la democrazia non rientra neanche lontanamente nei valori di questa ricerca scientifica scellerata ,la quale è in realtà votata alla schiavitù di una fredda e arida tecnocrazia dispotica, divenuta con il tempo profondamente disumana e falsamente scientifica.

 




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