E' caduta la neve, in una deserta roccaforte.
Le campane di una chiesa del borgo sono morte,
quando diffondono un suono artificiale e smorto.
I pannelli luminosi mi osservano con un bagliore irreale.
I fanali delle auto non illuminano il tunnel dell'irrealtà.
I lampioni attendono come spettri solitari,
l'arrivo di freddi passanti in tetri sentieri.
Da questi muri m'isolo volentieri.
Un'improvvisa interruzione di corrente
mi lascia in un buio opprimente,
senza l'oscurità splendente.
Con una candela frugo sotto l'albero di Natale,
dove tra i regali scopro un dono misterioso e originale,
che custodisce una sorpresa fenomenale.
Ho ricevuto... un antico carillon, con una melodia celestiale.
Nella Notte Santa un angelo è venuto a trovarmi,
perché dalla malinconia vuole liberarmi.
Come per incanto le lampadine tornano a brillare,
con un suono cristallino che tutto sembra far vibrare,
in un universo di cristallo che sta lì ad ascoltare.
La limpida sinfonia del carillon suscita armonia e stupore,
fino a penetrare profondamente nel mio cuore.
Quando la stella cometa mi conduce alla finestra lucida,
ammiro lo scintillio dei fiocchi di neve tra le ombre,
dove comprendo che dentro di noi c'è una luce vivida,
precipitata nelle tenebre.
Una fontana ghiacciata splende in una purezza eterna,
che accende l'anima come una magica lanterna.
Un radioso luccichio avvolge un'armatura medioevale,
che si espande come una fiamma bianca nell'inverno glaciale.
Poesie per Natale
Poesia gotica
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