di Sandro D. Fossemò
il tramonto invernale,
oltre il cancello nero
di un cimitero,
custode di sogni e misteri.
cadono sui monumenti sepolcrali,
come lacrime di ghiaccio.
Cuori feriti
piangono stille di sangue
nell'oltretomba.
Angeli marmorei,
che non sono mai nati,
che non sono mai morti,
muti ci osservano
dall'eternità.
Le loro ali maestose , belle,
discendono da un regno
senza tempo.
Il manto nevoso dona
un incanto
alle sculture divine,
guardie solitarie
dei defunti.
L'ululato dei lupi
è un canto glorioso,
per i dannati
seppelliti nel buio.
Oh bel teschio!...
Tu che giaci nell'abisso,
non odi la melodia del diavolo
dalle viscere dell'inferno?
I lumini rischiarano
la penombra
e scaldano le ossa
nelle tombe innevate.
Colorati crisantemi
nascondono croci
scolpite nell'anima.
Nessun commento:
Posta un commento